Il futuro della missione ExoMars

ExoMars

Il futuro della missione ExoMars è molto incerto. Il progetto ha affrontato diversi problemi tra cui la rottura della partnership tra Europa e Russia in seguito alla guerra in Ucraina.

I problemi si sono susseguiti uno dopo l’altro, dai tagli al budget alla ricerca di una partnership solita, dalla pandemia alla guerra e, persino, un’incidente.

Tuttavia, l’ESA e tutti coloro che collaborano con il progetto non smettono di sperare nella buona riuscita di esso. Al momento i ritardi sembrano essere insormontabili e una data probabile di lancio non può essere fissata prima del 2028. Ma nonostante questo non si smette di sperare, perché ExoMars è la speranza di un’affermazione europea nell’esplorazione spaziale.

ExoMars doveva partire nel 2022

La missione ExoMars era ormai scritta e il sogno di un’affermazione europea sul suolo marziano sembrava essere a un passo dalla sua realizzazione.

ExoMars
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Il progetto prevedeva di lanciare il rover Rosalind Franklin verso il pianeta Marte, dove lo scopo principale della sua missione sarebbe stato quello di cercare tracce di una vita passata.

All’inizio dello scorso anno il rover Rosalind Franklin, di proprietà dell’agenzia spaziale europea, si trovava nel cosmodromo di Baikonur, in Kazakistan, pronto per un lancio che sarebbe dovuto avvenire a settembre 2022.

La missione ExoMars 2022 prevedeva il lancio del Rosalind Franklin a bordo di un lander russo, un viaggio fino al pianeta rosso, insieme a un lander russo che lo avrebbe aiutato a scendere fino alla superficie di Marte.

Quando la Russia ha invaso l’Ucraina, infrangendo tutti i trattati internazionali, e l’Europa si è schierata contro Mosca, imponendogli delle sanzioni, la missione è stata sospesa. Roscosmos, inoltre, si è completamente ritirata dal progetto.

Un progetto lungo più di vent’anni

ExoMars è un progetto partito nel 2001, che ha impegnato centinaia di scienziati, sia europei che russi, per più di due decenni.

Sicuramente un duro colpo quello subito da tutto il team che negli anni si è dedicato alle missioni. Tuttavia, non è nemmeno la prima volta che si ritrova ad affrontare degli imprevisti che sembrano essere insormontabili.

Che il sogno sia troppo grande per le potenzialità dell’agenzia spaziale europea? Secondo gli scienziati che continuano a lavorarci e a sperarci no.

Dopo i primi anni un po’ burrascosi la NASA è intervenuta in soccorso dell’ESA nel 2009, con dei finanziamenti che servivano a colmare alcune spese.

Tuttavia, tre anni dopo, la NASA si è ritirata dal progetto. È in quel momento che è entrata Roscosmos a far parte del progetto, iniziando la partnership che ha fatto sperare nella riuscita di ExoMars per molti anni.

Nel 2016 la partnership Russia/ESA ha lanciato il modulo Schiapparelli. La missione non è andata a buon fine e il modulo ha finito per schiantarsi contro la superficie marziana.

Un secondo lancio era stato programmato per luglio 2020. Il lancio è stato poi cancellato a causa del COVID. Il lancio è stato poi riprogrammato per settembre 2022 ma, come dicevamo, anche quest’ultimo è stato cancellato, per i motivi di cui abbiamo parlato prima.

Cosa succederà ora a ExoMars

Dopo che Roscosmos ha abbandonato definitivamente la missione ExoMar cosa farà l’ESA? Porterà avanti il progetto da sola o cercherà qualche altra partnership?

ExoMars
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Innanzitutto, l’ESA sta ancora cercando di recuperare tutti i componenti di sua proprietà. Il rover Rosalind Franklin è tornato a casa, ma sono ancora da recuperare un computer di bordo e un altimetro.

Il problema è che solamente Roscosmos può recuperare i componenti e consegnarli all’ESA.

Non appena l’agenzia spaziale europea avrà recuperato tutti i suoi componenti, essa spera in una collaborazione con la NASA, per poter portare il proprio lander sul pianeta rosso.

La NASA, d’altra parte, sembra essere contenta di intervenire e di aiutare l’ESA in questa missione. La nuova partnership è consolidata da un obiettivo comune, ovvero quello di riportare a terra dei campioni marziani.

Entrambe le agenzie, infatti, sperano di riuscire a riportare a terra nei prossimi anni dei campioni di suolo e rocce marziane raccolte sia da Rosalind Franklin che da Perseverance.

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