The Wonderful: Stories from the Space Station

The Wonderful: Stories from the Space Station

Oltre vent’anni fa, alcune nazioni rivali hanno messo da parte le proprie differenze politiche e culturali e hanno unito le forze per un progetto di cooperazione internazionale volto a creare una realtà unica: la stazione spaziale internazionale”. Non è l’incipit di un film di fantascienza, ma la realtà che si cela dietro la più grande creazione della storia dell’umanità fino ad oggi: la Stazione Spaziale Internazionale. The Wonderful: Stories from the Space Station è il documentario distribuito da Prime Video che ci porta a bordo della stazione spaziale, per scoprire come vivono e lavorano gli astronauti nello spazio.

Un viaggio senza precedenti che ci porterà a scoprire la quotidianità a 400 km di distanza dalla superficie terrestre e in una condizione di microgravità.

La terra è la culla dell’umanità, ma non sarà per sempre la sua unica casa

400 km sopra le nostre teste, sei persone vivono e lavorano nella loro casa nel cosmo, a bordo della Stazione Spaziale Internazionale. Nel corso della storia, l’uomo ha avuto un solo luogo da chiamare casa: il nostro pianeta Terra.

Quest’anno, uomini e donne di 16 paesi attraverseranno un mare inesplorato di misteri e potenziali illimitati.

Questa storia non parla della navicella argentata da 450 tonnellate che orbita intorno alla Terra. Questa storia parla di chi c’è dentro”.

Samantha Cristoforetti
Samantha Cristoforetti, attualmente a bordo della Stazione Spaziale Internazionale, è una degli astronauti che compare nel documentario

The Wonderful parla di come, pochi uomini e donne, non vivano più sul pianeta Terra. Per un periodo limitato, per alcuni mesi, essi non toccano il suolo terrestre con i piedi, ma fluttuano leggiadri in una casa orbitante. Dalla “finestra di casa” non vedono la strada, il bar sotto casa, le persone che camminano. Loro sono tra i pochi a sapere come è la Terra vista da 400 km di distanza, come è la curvatura terrestre e come può essere penetrante e mozzafiato il nero infinito dello spazio.

The Wonderful: chi vive lontano dal pianeta Terra?

Questo è quello che vuole raccontare The Wonderful. Perché gli astronauti sono esseri umani straordinari? Al momento ci sono quasi 8 miliardi di persone, ma solamente sei di loro non si trovano sul pianeta Terra. Ciò non rende le loro vite incredibilmente straordinarie?

The Wonderful: Stories from the Space Station
The Wonderful: Stories from the Space Station

Tuttavia, il documentario vuole lanciare un messaggio chiaro: inseguite sempre i vostri sogni. Guardate il cielo, puntate alle stelle. Non pensate mai per un momento che non sei abbastanza, che quel cielo, quello spazio, non potrà essere anche tuo un giorno, che non potrai affacciarti dall’oblò e guardare giù, verso la culla dell’umanità, verso la tua vecchia casa.

“Pensano: lui è un’astronauta. Sarà stato il più intelligente della classe. Ma non ero così. Come tutti i ragazzi, guardavamo il cielo e leggevamo libri che parlavano di viaggi spaziali. Feci domanda per diventare astronauta per dieci anni prima di essere scelta” – Peggy Whitson.

Quando non sei sulla Terra nei momenti peggiori

Tante volte abbiamo pensato che sarebbe meglio essere altrove. Su un altro pianeta, nello spazio, lontano dai problemi. Ma sarebbe davvero la soluzione? Cosa hanno provato gli astronauti che erano lontani dalla Terra quanto sul pianeta è scoppiata la pandemia? O cosa hanno provato i cosmonauti russi quando 400 km sotto i loro piedi la loro nazione invadeva un’altra nazione? Cosa provano le uniche persone che non sono sul pianeta Terra quando sul pianeta succedono le cose peggiori?

Come va? Non è una bella giornata quaggiù sulla Terra”. “È difficile descrivere come mi sento a essere l’unico americano lontano dal pianeta in un momento così” – 11 settembre 2001.

The Wonderful non ci parla della Stazione Spaziale, ma di chi vi abita. E sono proprio gli astronauti a dare voce alle loro impressioni, emozioni e sentimenti, quando sono lontani da casa.

“Se vogliamo andare sulla Luna o su Marte, l’unico modo è farlo insieme”.

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