Peregrine: trasformare la Luna in un cimitero

Peregrine

Peregrine è una missione spaziale organizzata da un’agenzia privata, la Astrobotic, che vuole trasformare la Luna in un cimitero.

Lo scorso 8 gennaio 2024 era partita con a bordo le ceneri di 70 persone e un cane, ma non solo. A bordo aveva anche 20 carichi utili, tra cui 5 strumenti della NASA. Tuttavia, a causa di un guasto la sonda non è riuscita a raggiungere il satellite ed è rientrata in modo controllato nell’atmosfera terrestre.

Secondo molti si tratta di una vera e propria “maledizione”. La Luna è “sacra” in molte culture e trasformarla in un cimitero è un’offesa. La missione non è andata a buon fine per un motivo: la Luna non si tocca.

Peregrine: poteva essere il primo lander lunare privato

La missione che vedeva come protagonista l’agenzia spaziale privata statunitense Astrobotic era molto importante. Se la missione fosse andata a buon fine, infatti, quello sarebbe stato il primo lander privato a camminare sulla Luna. Sfortunatamente le cose sono andate diversamente.

Peregrine
Peregrine

Insieme alla sonda, inoltre, sono andati persi anche i suoi preziosi carichi. Ben 20 carichi utili, tra cui 5 strumenti che sarebbero dovuti servire alla NASA.

La cosa che, però, più attirò la curiosità e causò non poche polemiche era la presenza a bordo delle ceneri di 70 persone e un cane.

Il carico funebre è stato inviato sulla Luna dalle società statunitensi Celestis e Elysium Space. Entrambe le agenzie si occupano della vendita di biglietti per l’eterno riposo sulla Luna.

La protesta dei Navajo

Le agenzie in questione non hanno però considerato che utilizzare la Luna come cimitero avrebbe potuto offendere diverse popolazioni. Molte popolazioni, infatti, attribuiscono al satellite naturale un valore simbolico e religioso non indifferente.

In particolar modo i Navajo, nativi americani, i quali vedono la Luna come una loro antenata, quasi una nonna.

La Luna è una nostra antica parente. Nonna Luna è un termine reverenziale, condiviso da molti popoli indigeni, dovremmo essere attenti e rispettosi quando la visitiamo”.

La maledizione della Luna

Quando la popolazione Navajo ha saputo della missione Peregrine ha protestato contro la NASA e contro il Dipartimento dei Trasporti degli Stati Uniti.

Tuttavia, le loro proteste non sono state ascoltate. O meglio non sono state ascoltate dagli esseri umani, ma chissà se dietro il fallimento della missione non ci sia lo zampino di Nonna Luna.

Peregrine: che cosa è andato storto?

La sonda Peregrine non è riuscita a portare a termine la propria missione. La causa è stata la perdita di un ingente quantitativo di propellente, avvenuta a causa del malfunzionamento di una valvola, la quale ha, a sua volta, mandato in pressione uno dei serbatoi che si è fratturato.

Peregrine
Peregrine – Rientro controllato in atmosfera

Il malfunzionamento è avvenuto subito dopo la partenza, quindi, il team sapeva sin da subito che la sonda non sarebbe stata in grado di raggiungere la Luna.

La missione è così subito cambiata e l’obiettivo è diventato un rientro sicuro in atmosfera.

Il rientro controllato in atmosfera di Peregrine

Peregrine ha raggiunto l’orbita lunare per poi ridiscendere in modo controllato verso l’atmosfera terrestre.

I tecnici di Astrobotic hanno così utilizzato il propellente rimasto a bordo della sonda per controllare la sua discesa verso Terra, dirottando la sua traiettoria affinché rientrasse nell’atmosfera terrestre.

È stato scelto come sito di rientro l’oceano aperto a largo della Nuova Zelanda (il cimitero delle sonde). Tuttavia, la scelta del sito è stata più che altro precauzionale. Date le piccole dimensioni della sonda e l’assenza di dovute protezioni esterne, infatti, tutte le parti sono andate completamente in fumo al rientro in atmosfera.

Anche le ceneri delle 70 persone e 1 cane sono rientrate in atmosfera insieme alla sonda e sono andate completamente in fumo. Probabilmente ora riposeranno in eterno sul fondo dell’Oceano.

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