Odysseus: l’America torna sulla Luna

Odysseus

L’America festeggia il suo ritorno sulla Luna, dopo più di 50 anni, grazie alla missione Odysseus. La missione, in realtà, non è andata benissimo, ma secondo gli esperti è stata comunque un successo. Il lander è riuscito ad arrivare sano e salvo sulla superficie del nostro satellite naturale, ma l’atterraggio è stato un po’ burrascoso e il lander si è adagiato su un fianco. Rialzarlo era impossibile, perciò si è deciso di spegnerlo. Nonostante ciò Odysseus è riuscito, comunque, a inviare alcune foto sulla Terra, prima di chiudere gli occhi per sempre.

La missione Odysseus

La missione è molto importante per l’America: finalmente gli USA tornano sul nostro satellite naturale dopo oltre 50 dall’ultima volta. L’ultima volta fu l’ultima missione del programma Apollo, nel 1972. Inoltre, si tratta anche di un’impresa storica, perché essa (insieme ad altre missioni in programma) apre le porte all’esplorazione spaziale privata.

Odysseus
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La NASA, infatti, ha stretto una collaborazione con la società privata Intuitive Machine per un programma spaziale che va di pari passo con Artemis e che vede come protagonista, appunto, la Luna.

Ma quale è lo scopo di questa missione?

Odysseus fa parte del programma Commercial Lunar Payload Services, una serie di servizi privati satellite al programma Artemis.

Sono, infatti, previsti una serie di viaggi per studiare la zona di atterraggio e per trasportare una serie di strumentazioni che serviranno in seguito agli astronauti che torneranno a camminare sulla Luna.

Odysseus, in particolare, portava con sé numerose strumentazioni scientifiche, oltre a del materiale isolante e una serie di “gadget”, tra cui una capsula del tempo. Il suo compito principale era quello di studiare come il motore di atterraggio interagisce con la polvere lunare e la precisione del sistema di atterraggio.

L’allunaggio: inizialmente sembrava fosse andato tutto bene

Il lander Odysseus è atterrato sulla superficie lunare lo scorso 23 febbraio 2024 e inizialmente sembrava che tutto fosse andato bene.

Odysseus
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Oggi per la prima volta dopo mezzo secolo, l’America è tornata sulla Luna”, aveva esordito Bill Nelson, amministratore della NASA, confermandone il successo.

Prima di procedere con l’atterraggio, tuttavia, c’erano state delle piccole modifiche, rispetto al programma iniziale. Il lander aveva effettuato un’orbita in più e il luogo dell’atterraggio era cambiato.

La NASA aveva spiegato: “La decisione di spostarsi dal sito di atterraggio originario nell’Oceanus Procellarum si è basata sulla necessità di conoscere meglio il terreno e le comunicazioni nei pressi del Polo Sud lunare, che si prevede sia uno dei luoghi migliori per una presenza umana prolungata sulla Luna.

L’atterraggio vicino a Malapert A aiuterà inoltre i programmatori della missione a capire come comunicare e inviare i dati alla Terra da una posizione bassa sull’orizzonte lunare”.

Odysseus si è appoggiato su un fianco

Non molto tempo dopo l’atterraggio, tuttavia, il team di Odysseus si è reso conto che c’era qualcosa che non andava.

L’allunaggio è stato a dir poco burrascoso. Il lander ha inviato alcune immagini, autoritratti che mostravano come una o più zampe erano rimaste danneggiate. Ciò non ha permesso al lander di rimanere in posizione eretta. Pochi secondi dopo l’atterraggio, infatti, si è adagiato su un fianco.

Il team ha poi analizzato meglio i dati e ha confermato che il lander è riuscito a rimanere in posizione eretta solamente per due secondi.

La missione è stata un successo

Nonostante ciò la missione è stata comunque un successo. Sebbene la posizione finale non era ottimale, il lander è riuscito comunque ad aprire i pannelli solari, ricaricarsi e comunicare con la Terra.

Inoltre, le immagini scattate durante l’atterraggio saranno fondamentali per studiare come il motore di atterraggio interagisce con la polvere lunare, il che era proprio lo scopo principale della missione.

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