Luna-25: la sonda russa si schianta sulla Luna

Luna-25: missione fallita!

Missione fallita! La sonda che doveva riportare la Russia sulla Luna si è schiantata sulla superficie del satellite lo scorso 19 agosto. La missione, chiamata Luna-25, era la prima missione russa sulla Luna dopo quasi 50 anni e doveva dimostrare la supremazia di Roscosmos nel settore dell’esplorazione spaziale.

Luna-25: come doveva andare la missione

Roscosmos aveva molte aspettative per la missione Luna-25. Era la prima missione russa verso la Luna da quasi 50 anni e avrebbe dovuto aprire le porte all’esplorazione umana e a una possibile base lunare.

Luna-25: missione fallita!
Luna-25: il lancio della sonda

Se la missione fosse andata a buon fine la sonda sarebbe arrivata al Polo Sud lunare. Si tratta di una meta molto ambita, che molte agenzie spaziali stanno attualmente cercando di raggiungere. La Russia sarebbe stata la prima a raggiungere il Polo Sud lunare. Subito dopo sarebbe stata seguita dalla missione spaziale indiana Chandrayaan-3.

La missione indiana, a differenza di quella russa, è andata a buon fine e lo scorso 23 agosto è atterrata senza danni sul suolo lunare, diventando così la prima a raggiungere il Polo sud della Luna.

La zona in questione sarebbe perfetta per la creazione di una base umana sul satellite. In quell’area, infatti, ci sono molti crateri ricchi di ghiaccio.

Le missioni che avrebbero dovuto seguire Luna-25

Come dicevamo, questa avrebbe dovuto essere solo la prima di una serie di missioni che avrebbero aperto la porta alla Russia per un ritorno umano sulla luna, oltre che porre le basi per una ipotetica futura base umana.

Altre due missioni avrebbero dovuto seguire Luna-25: Luna-26 e Luna-27. Le tre missioni avrebbero dovuto inizialmente raccogliere e studiare dei campioni di suolo lunare, oltre a studiare la conformazione della zona vicina al Polo Sud.

In questo modo avremmo avuto maggiori informazioni per le future missioni umani.

Si tratta, inoltre, del programma spaziale che Roscosmos condivideva con l’ESA europea. L’Europa avrebbe dovuto collaborare con l’agenzia spaziale russa in tutte e tre le missioni, ma dopo l’invasione dell’Ucraina l’Unione Europea ha deciso di interrompere la collaborazione.

Prima dell’incidente

La missione si è schiantata sul suolo lunare lo scorso 19 agosto. Ma prima di quel momento la missione stava procedendo bene, sebbene Roscosmos era consapevole delle difficoltà.

La sonda è partita l’11 agosto scorso dal cosmodromo di Vostochny, nella regione orientale dell’Amur, in Russia. Tuttavia, Roscosmos aveva ammesso che il rischio di fallire era elevato.

Pochi giorni dopo la sonda era entrata senza troppi problemi in orbita lunare.

L’incidente

Il 19 agosto, il giorno dell’incidente, la sonda avrebbe dovuto raggiungere un’orbita ellittica pre atterraggio. Tuttavia, il giorno successivo le comunicazioni con la sonda sono state bruscamente interrotte.

Luna-25: missione fallita!
Luna-25: missione fallita!

L’agenzia spaziale russa ha tentato, nelle ore successive, di ristabilire un contatto con la sonda, ma invano.

A dare l’annuncio della perdita delle comunicazioni è stata l’agenzia spaziale russa stessa, con un comunicato diffuso su Telegram.

Successivamente, Roscosmos ha annunciato ufficialmente il fallimento della missione.

Luna-25: missione fallita!

Come si legge dal comunicato diffuso da Roscosmos sul fallimento della missione Luna-25: “Da un’analisi preliminare a causa di uno scostamento dei parametri dell’impulso rispetto ai calcoli, il dispositivo è passato a un’orbita non pianificata e ha cessato la sua esistenza dopo una collisione con la superficie della Luna”.

Il fallimento di questa missione è un davvero un duro colpo per l’agenzia spaziale russa. Roscosmos, infatti, non solo si trova completamente sola, dopo aver sciolti i rapporti con l’Europa, ma si trova contro lo stesso governo russo.

La Russia ha drasticamente ridotto i fondi destinati al programma spaziale, focalizzando i finanziamenti verso gli interessi militari. Il governo russo ha ridotto al minimo le prospettive di ricerca spaziale, incentrando i propri sforzi su altri fronti e per Roscosmos è sempre più difficile andare avanti.

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